Modello diagnostico e d’intervento per la promozione dello sviluppo infantile
I SESSIONE
Moderatore: Avv. Loreto De Stefano
Ore 09.00: Registrazione dei partecipanti
Ore 09.30: Introduzione ed apertura dei lavori (Dott.ssa Tafuno)
Ore 10.00: Illustrazione del modello diagnostico e d’intervento, per la promozione dello sviluppo infantile (Prof. Albertini)
Ore 11. 00: Coffee Break
Ore 11.30: Saluti delle autorità (Dott. Michele Montanaro – Direttore Generale AUSL Bari; Prof. Giacinto Forte – Sindaco di Altamura)
Ore 12. 15: La sorveglianza medica poli-specialistica per la valutazione delle caratteristiche di sviluppo (Dott. Anelli)
Ore 13. 00: Discussione guidata dai relatori
Ore 13. 30: Lunch
II SESSIONE
Moderatore: Dott.ssa Maria Bruna Di Gesù
Ore 14.30: I progetti educativi e di sviluppo realizzati in accordo con i principi di Cooperative Learning (Dott.ssa Lamberti)
Ore 15.15: Riorganizzazione dei curricula di studio universitari alla luce dell’accelerazione delle conoscenze (Prof. Baldassarre)
Ore 16.00: La scuola: laboratorio educativo e di apprendimento – contesto di benessere (Dott.ssa Rossi)
Ore 16.45: Tavola rotonda con la partecipazione dei relatori sul tema “Come promuovere le buone pratiche assistenziali, educative/riabilitative”
Ore 17.30: Discussione guidata dai relatori
Ore 17.45: Compilazione ECM
Obiettivi Nazionali ECM
Numero 18: Contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialista.
Destinatari: Tutte le professioni sanitarie
Durata effettiva: 1 giornata, 8 ore
Crediti ECM: 8
Modalità di verifica dell’apprendimento: Test di apprendimento
Numero max di partecipanti: 100
Numero di accreditamento: 140873
RESPONSABILE SCIENTIFICO:
Dott. Giorgio Albertini :
Responsanile di Neuroriabilitazione pediatrica – “Child, Adult, Aging Developmental Center”, dell’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma
DOCENTI DEL CORSO:
Dott. Anelli Filippo:
Presidente dell’Ordine dei Medici di Bari – Medico di Medicina Generale a Noicattaro
Dott.ssa Stefania Lamberti: Ricercatrice presso il Dipartimento di Filosofia, pedagogia e psicologia dell’Università degli Studi di Verona
Prof. Michele Baldassarre:
Ricercatore universitario presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” – Professore di Didattica, Pedagogia speciale e Ricerca educativa
Dott.ssa Annalisa Rossi:
Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia – Svolgimento di compiti di supporto all’attuazione dell’autonomia scolastica: supporto agli studenti, con particolare riferimento ai Bisogni Educativi Speciali
MODERATORI:
Presidente – Avvocato Loreto Domenico De Stefano:
Presidente del Lions Club Altamura Host – Giudice di Pace in BARI (sezione penale)
Prof.ssa Maria Bruna Di Gesù:
Dirigente Scolastico presso il 2° C.D. “ Garibaldi” di Altamura –BA
CONCEPT DEL SEMINARIO
(dottoressa Vittora Tafuno)
I progressi in campo neuro-scientifico, in campo psicologico e pedagogico, hanno permesso di approfondire le conoscenze sullo sviluppo infantile, permettendo di considerare l’educazione un “processo attivo”, che si pone fra il concetto di sviluppo da una parte e di apprendimento dall’ altra.
Le conoscenze neuroscientifiche attuali fanno riferimento al concetto di sviluppo potenziale, area che può essere raggiunta attraverso la mediazione ed il ruolo che può avere l’educatore e confermano la possibilità di costruire reti, network neurali, attraverso l’esperienza e l’apprendimento; reti che sono in continua evoluzione, in relazione all’evoluzione degli apprendimenti stessi e del nostro sapere.
Anche il modello di intelligenza sociale, poi, va a consolidare questa visione del comportamento umano e sociale, dando valore al rapporto tra Biologia e Cultura ed al rapporto Cervello e Mente.
Infine, non possiamo non considerare come la Riabilitazione stessa abbia sviluppato un modello definito “bio-psico-sociale” e che in campo infantile noi definiamo “bio-psico-socio-educativo”.
Questi riferimenti e ed altri ancora dànno valore alla teoria ed alla prassi del Cooperative Learning, soprattutto in riferimento alla creazione di “contesti” che favoriscano una interdipendenza positiva per lo sviluppo del “sé”, attraverso il passaggio dall’ “io” al “noi”, ma un “noi” che rafforza il “sé”. Questo in linea con i principi dell’intelligenza emotiva e sociale , che riveste un ruolo fondamentale nel “funzionamento” del bambino prima e della persona poi. L’ attenzione sulla Qualità di Vita delle persone e la conseguente necessità di costruire modelli concettuali richiedono una sempre maggiore comprensione di quali siano gli elementi (sostegni, servizi, tipologie di organizzazione, fattori di contesto), che facilitano la realizzazione del progetto di vita.
Tutto questo presuppone ed esige un profondo e radicale cambiamento di mentalità, perché mette la persona (anche disabile) al centro dei sistemi di progettazione, che devono rispondere con responsabilità e competenza alle reali e più profonde richieste di sviluppo del bambino e di ciascuno di noi.
La verifica della presenza di un nesso tra i processi sanitari, educativi, riabilitativi, funzionali, clinici e gli esiti conseguiti dovrebbe rappresentare la sfida per tutte le organizzazioni di aiuto e supporto alla persona.
La centralità della persona deve costituire il punto di partenza e il punto di arrivo degli interventi multi ed interdisciplinari in contesti di benessere.